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Speciale TARTARO - Il dentista risponde

18 agosto 2020

Cos'è il tartaro e come si forma?
Il tartaro è formato dall’insieme dei depositi minerali che si annidano intorno al dente. Ogni volta che mangiamo, piccoli residui alimentari rimangono in bocca e ci ritroviamo con i denti ricoperti da una leggera patina incolore formata dai residui del cibo e dai batteri che li attaccano. Questa patina, facilmente eliminabile nelle prime ore, tende a calcificarsi. La placca, infatti, si lega ai sali calcarei e ai fosfati presenti nella saliva e crea una sostanza che non solo è dura, ma ha  anche una consistenza estremamente adesiva.
Le persone che hanno una saliva con un pH troppo alcalino dovranno essere molto scrupolose nel lavarsi i denti dopo ogni pasto perché tale caratteristica facilita e riduce i tempi di mineralizzazione della placca e, di conseguenza la formazione del tartaro.


In quanto tempo si forma?
In alcune persone bastano 15 giorni per formare un tartaro ben calcificato!

Quali conseguenze comporta?
Il tartaro si deposita sulla superficie esterna dei denti ma, nei casi più gravi, può penetrare nella gengiva, dando origine a fenomeni infiammatori che vedranno la gengiva gonfiarsi e scollarsi progressivamente dal dente creando delle vere e proprie tasche parodontali nelle quali la proliferazione batterica danneggia il dente.

Come ci si difende dal tartaro?
Come sempre la parola d'ordine è PREVENZIONE, quindi bisogna evitare che si formi. Il tartaro ha una capacità di adesione tale e non è possibile rimuoverlo con lo spazzolino da denti, ma è necessario ricorrere all’intervento di un dentista o di un igienista.

Il nostro team è a tua disposizione per l'igiene dentale professionale, prenota al tel.  030 258 2204 oppure via email.